Sono incinta, posso vaccinarmi? Ecco i primi dati su 35.691 donne gravide vaccinate con Pfizer e Moderna (non AstraZeneca) tra Gennaio e Febbraio 2021
E’ possibile fare il vaccino Covid-19 a donne in gravidanza? Molte volte mi avete giustamente posto questa domanda, data la scarsa chiarezza che vige sul tema.
Per l’assenza di dati sul vaccino in donne in gravidanza, le principali società scientifiche non potevano al momento che esprimersi con un una sorta di “Ni”: ne a favore, ne contro, ma dando spazio alla libera scelta informata da parte delle donne.
E chi tra voi donne in gravidanza, magari già alle prese con nausea, vomito e altri disagi, ha davvero voglia di contorcersi le meningi caricandosi di tale responsabilità?
L’ideale per ognuna sarebbe affidarsi ad un’indicazione consolidata piuttosto che ritrovarvi a dover decidere in prima persona (benchè informate).
In questo articolo non voglio far altro che raccontarvi le principali informazioni da conoscere per poter fare, in accordo col vostro medico, la scelta più adeguata.
E voglio anche raccontarvi i recentissimi dati su oltre 35.000 donne americane vaccinate a Gennaio -Febbraio 2021 con vaccini ad mRNA (quindi Pfizer o Moderna, ma non AstraZeneca) che, sebbene non ancora conclusivi, sono comunque incoraggianti.
Vaccino Covid-19 in gravidanza: position paper di Gennaio 2021
Come accennato, in fase di sperimentazione tali vaccini non sono stati somministrati a donne incinte (benchè su modelli di animali di gravidanza non abbiano dato particolari problemi) per cui è molto difficile pronunciarsi con certezza, sia a favore sia contro.
Ciononostante il 2 Gennaio 2021 alcune importanti società scientifiche attive in ambito ostetrico e neonatologico (vedi in basso tra le fonti) hanno condiviso un documento per orientare le donne in gravidanza nella libera scelta di vaccinarsi.
Sebbene in tale documento gli autori ipotizzino un buon margine di sicurezza in particolare per i vaccini ad mRNA (visto che è rapidamente degradato dopo l’iniezione!), la mancanza di dati empirici impone comunque un cauto invito a valutare caso per caso la scelta, lasciandosi aiutare dal proprio medico.
Se è vero infatti che non ci sono dati sufficienti per raccomandare il vaccino Covid-19 in gravidanza con la massima sicurezza, è pur vero che non ci sono neanche dati sufficienti per controindicarla.
E se consideriamo che alcune categ日本藤素 orie hanno maggior rischio legato al Covid-19, va da sè che in tali categorie l’opzione di vaccinare debba essere tenuta in maggior considerazione.
Fattori personali di propensione al vaccino in gravidanza
Circa il 3% delle donne gravide Covid-19 ha bisogno di un ricovero in terapia intensiva.
Oltre categorie a maggior rischio di contrarre l’infezione (es: settore sanitario) sappiamo bene esserci infatti anche categorie a maggior rischio di decorso complicato:
- donne ipertese
- asmatiche
- obese
- diabetiche
- età >35 anni
- etnia nera
In tali fasce di popolazione gli ipotetici e poco probabili rischi derivanti dal vaccino sono con buona probabilità ampiamente superati dai rischi di morbilità derivanti dal contrarre l’infezione: evitare il vaccino in tali categorie potrebbe dunque non essere la scelta più prudente.
Dati recenti su 35.000 donne incinte vaccinate
La prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine lo scorso 21 Aprile pubblicava i primi dati osservazionali su 35.691 donne statunitensi in gravidanza di età compresa tra i 16 e 54 anni.
Ecco quanto emerso sinora:
- la frequenza di dolore nel sito di iniezione è apparsa essere maggiore nelle donne gravide rispetto alle non-gravide
- sintomi come cefalea, brividi, febbre e dolore muscolare sono comparsi meno spesso nelle donne incinte rispetto alle non-gravide
- l’insorgenza di complicanze sulla gravidanza o sul neonato (aborto, parto pretermine, scarsa crescita fetale, anomalie congenite, morte neonatale) è risultata simile confrontando questo gruppo di 35.000 donne gravide vaccinate con gruppi omologhi di donne gravide in epoca pre-pandemica
Indicazioni pratiche per il vaccino Covid-19 in gravidanza
Il position paper (linkato tra le fonti) ci regala importanti consigli anche per alcuni aspetti più pratici per le donne in gravidanza che, dopo aver discusso col proprio medico, abbiano scelto di vaccinarsi.
Il vaccino Covid-19 si può fare in qualsiasi mese di gravidanza?
Si, le donne gravide individuate dal proprio medico per specifici fattori di rischio in caso di infezione Covid (vedi sopra) e che non abbiano già contratto l’infezione Covid-19 nei precedenti 90 giorni, possono vaccinarsi in qualsiasi epoca di gestazione.
Le donne in gravidanza che hanno già avuto il Covid-19 devono vaccinarsi?
In questa fascia si suggerisce di attendere almeno 90 giorni dall’inizio dell’infezione. In tale periodo di circa 3 mesi infatti è altamente improbabile avere una reinfezione: dunque il rischio è basso, e si può attendere il 91 esimo giorno circa per programmare il vaccino.
Se ho in programma l’antipertosse e l’antinfluenzale, posso fare anche il vaccino Covid-19 in gravidanza?
Assolutamente si. La somministrazione di tali altri vaccini non controindica il vaccino Covid-19 in gravidanza. Ma a scopo prudenziale è opportuno lasciar trascorrere almeno 14 giorni tra un vaccino e l’altro.
- A tal proposito rammento che il vaccino antipertosse (che proteggerà il vostro bebè nei primi 2 mesi, prima che egli stesso possa farselo) è fattibile in gravidanza in prossimità della 28 esima settimana.
- Il vaccino antinfluenzale è invece indicato in prossimità del picco annuale dell’influenza ed è fattibile in qualsiasi epoca di gravidanza pur se tende a posticiparsi nel 2° o 3° trimestre in donne che non abbiano comorbilità.
E in allattamento? Posso vaccinarmi?
Le donne in allattamento che non abbiano avuto recentemente l’infezione Covid-19 possono considerare di ricevere il vaccino.
Dott. Raffaele Troiano
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Fonti
Foto di BRUNA BRUNA da Pixabay
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