Chi ancora insinua stupidi dubbi che l’RNA del vaccino anti-Covid possa “modificarci geneticamente” non solo non conosce la biologia ma non saprebbe gestire nemmeno una pizzeria.
“Attenzione! Questo messaggio si autodistruggerà tra 5…4…3…2…”
Ecco! È è proprio così che funziona l’RNA contenuto nel vaccino anti-Covid!
Un messaggio autodistruggente inviato alle nostre cellule con le istruzioni su come fabbricare gli anticorpi.
DNA ed RNA sono infatti un po’ “carta e penna” per le cellule.
Strumenti biologici utilizzati dall’alba dei tempi ove scriviamo le istruzioni su come costruire le componenti dell’organismo.
Qual è la differenza?
Se fossimo una pizzeria, il DNA sarebbe il menù mentre l’RNA la “comanda”.
Se col DNA scriviamo infatti messaggi perenni, blindati, che si conservano lungo l’evoluzione (e si distruggono solo quando una specie si estingue o il “ristorante” chiude), con l’RNA scriviamo in犀利士 vece “foglietti” auto-distruggenti da mettere sul bancone del pizzaiolo.
Quando si concepisce un bimbo, ad esempio, egli riceve metà menù dal DNA materno e metà da quello paterno.
E questo mix di menù lo conserverà nel nucleo delle sue cellule per tutta la vita.
I messaggi scritti con RNA invece durano invece pochissimo e, un po’ come la “comanda”, infornata la pizza la strappi.
Di recente alcuni scienziati hanno addirittura scoperto che si distrugge già durante la lettura nel ribosoma.
Inoculando DNA come si fa in terapia genica, andiamo invece ad aggiungere nuove portate al menù, talora con pionieristici brillanti risultati come la bimba guarita da SMA al Santobono di Napoli il mese scorso.
Al contrario con l’RNA “usa e getta” la struttura del menù (e quindi dell’intero ristorante) non cambia!
L’RNA infatti, giusto il tempo di arrivare nelle cellule ed essere letto dai nostri “pizzaioli decodificatori” (chiamati ribosomi) ed inizia subito l’autodistruzione.
E con quel breve messaggio il nostro corpo saprà come fabbricare anticorpi prima ancora di incontrare il Covid.
E con questo messaggio che stai leggendo tu saprai che, per quante chiacchiere confuse si fanno in giro, dicendo tutto e il contrario di tutto, alla fine chi ci tira fuori dai casini è sempre e solo “Mamma Scienza”.
E faremo bene a darle ascolto senza improvvisarci come i soliti provetti tuttologi e senza attendere che ci piova forte addosso prima di correre piangendo sotto le sue gonnelle.
Dott. Raffaele Troiano
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