La famosa “mezza fiala” di cortisone in aerosol è di certo la terapia più abusata per il raffreddore nei bambini
L’aerosol per il raffreddore è sicuramente tra gli atti più inutili cui sottoponiamo ogni anno i nostri bambini, mettendo a dura prova anche la loro pazienza.
Pazienza infantile che sarebbe molto meglio investire in pratiche che in corso di raffreddore possono davvero risultare utili, come ad esempio il “rinowash” (ovvero la doccia nasale) seguito da aspirazione.
Quest’ultimo è infatti realmente efficace nel prevenirne le complicanze tra cui otiti, sinusiti o bronchiti.
Ma perchè l’aerosol con cortisone è del tutto inutile e potenzialmente dannoso nel raffreddore?
Ogni inverno tonnellate cortisonici e/o broncodilatatori (es: Clenil, Prontinal, Breva, Broncovaleas etc) vaporizzano in forma aerosolica le vie aeree dei bambini nella convinzione di curare raffreddore o tosse.
Ebbene sì. E’ pensiero comune che l’aerosol serva per curare ogni tipo di tosse, inclusa quella che si verifica durante o dopo il raffreddore.
Purtroppo non tutti hanno chiara percezione che quando un bambino ha la tosse bisogna in primis capirne la causa, dal momento che suddetti farmaci aerosolici servono unicamente in caso di asma o laringospasmo.
Non certo nella tosse da raffreddore!
- Se infatti si tratta di una tosse da asma o laringospasmo l’aerosol con cortisone e broncodilatatori ha la sua utilità (o in alternativa all’aerosol, l’uso di distanziatore e mascherina).
- Se invece non è una tosse su base asmatica o laringospastica la “tradizione italiana” dell’aerosol è del tutto inutile oltre che dannosa poichè oltre alla candidosi orale (micosi con lingua bianca), se perpetrata per mesi e mesi può incidere negativamente anche sulla crescita staturale.
Tale tradizione è stata fortemente trainata negli anni dalla pressante richiesta di molte famiglie di avere un prodotto per aerosol che fosse “prescrivibile” ed è stata, ahimè, assecondata da molti pediatri (vedi ultimo paragrafo di quest’articolo).
La tosse non asmatica e non laringospastica può dipendere da molte altre cause:
- rinite catarrale (che va per la maggiore!)
- laringotracheite,
- tracheite secca o catarrale
- bronchite semplice
- polmonite
- reflusso gastroesofageo
- inalazione di corpo estraneo (polmonite ab ingestis)
- psicogena
- Sirt (sindrome da ipersensibilità dei recettori della tosse) etc
Aerosol nel raffreddore: il cortisone non serve!
La tosse da raffreddore (rinite) è la forma che più frequentemente riscontriamo nei bambini.
In questo caso il bimbo tossisce perchè il muco nasale tende a scolare in gola stimolandolo a tossire o talora a vomitare (specie quando è disteso).
Pertanto accadono di tanto in tanto questi attacchi di tosse, che durano anche 1 ora o più, durante cui il bambino tossisce sempre sullo stesso muchetto che non riesce ad espellere ne ad ingoiare.
E questo è già un primo motivo per non fare aerosol con cortisone a chiunque abbia tosse: la cura del raffreddore non è infatti il cortisone in aerosol, ma semplicemente la pulizia nasale.
Pulizia che finchè imparino a soffiare correttamente il naso, si concretizza nei famosi “lavaggetti nasali” spruzzando isotonica nelle narici (se muchi fluidi e trasparenti) e al massimo aggiungendo 2-3 volte al giorno qualche lavaggio con ipertonica (se muchi scuri e densi).
Il tutto rigorosamente seguito da aspirazione nasale (sennò che senso ha irrigare le narici se poi non aspirate il muco?).
Per quanto riguarda invece le altre cause di tosse: sinusite, bronchite, reflusso gastroesofageo, polmonite batterica, tracheite, bronchiolite, polmonite ab ingestis, inalazione di corpo estraneo, pertosse; in tutti questi casi l’uso del cortisone in aerosol non è d’aiuto ed è bene saperlo.
Raffreddore che evolve in tosse asmatica: come lo capisco?
Non di rado bambini che cominciano con un semplice raffreddore finiscono poi con evolvere in broncospasmo ed emerge dunque una componente asmatica nella loro tosse.
Pertanto non tossiscono solo più per il muco da raffreddore (come sopra descritto) ma anche per la “chiusura dei bronchi” legata all’asma.
E ciò avviene più spesso in bambini sotto i 5-6 anni di vita.
In corso di tosse asmatica i bronchi si stringono: in pratica diventano dei tubicini più sottili e l’aria nel passarvi dentro emette un sibilo (fischio).
Adesso, in base a quanto è grave tale chiusura dei bronchi (broncostenosi) tale sibilo potrà essere lieve-moderato (udibile solo dal pediatra col fonendoscopio) o più severo (udibile anche dal genitore a orecchio nudo a distanza!).
In caso di asma moderato o severo di solito il sintomo che più salta all’occhio è la difficoltà respiratoria (affanno).
In ogni caso solo grazie all’auscultazione toracica da parte di un pediatra avremo la certezza se vi è o meno presenza di asma.
La tosse asmatica è solitamente secca nelle fasi iniziali (povera di muchi), ma non tutte le tossi secche sono asmatiche! Vi sono molti casi di tosse secca ad esempio per laringotracheite virale o per reflusso gastroesofageo o altro.
Inoltre va anche detto che nel corso di molte infezioni respiratorie in cui il bimbo si carica di muchi, è possibile l’insinuarsi di una componente asmatica che va a determinare una tosse mista (ovvero alterna fasi di tosse con muchi e fasi secche/stizzose).
Pertanto solo la visita pediatrica potrà districare questo garbuglio di suoni e dirvi se effettivamente c’è o non c’è una componente asmatica nella tosse del piccolo.
Aerosol per il Raffreddore: perchè in Italia c’è questa tradizionne?
Il ricorso a cortisonici e broncodilatatori in aerosol sembra essere ancor oggi molto forte e radicato nel nostro paese.
Alla base di ciò sembrano esserci ragioni storiche più che scientifiche: per oltre 30 anni l’aerosol con la famosa “mezza fiala di cortisone” è stato il cavallo di battaglia della gestione domiciliare delle più svariate affezioni respiratorie, finanche le più banali.
Se tale terapia si è imposta agli occhi della gente come “il rimedio per curare la tosse nei bambini” è semplicemente perché la causa di tosse più frequente in pediatria è il raffreddore e il raffreddore passa da solo nell’arco di 5-6 giorni pur senza far nulla.
Ed ecco che di fronte alle trentennali pressanti richieste genitoriali di “qualcosa da dare per la tosse” (o meglio ancora: “qualcosa di prescrivibile per la tosse”), è avvenuto in passato che, in assenza di studi che ne confermassero o ne sconfessassero definitivamente l’efficacia, la mezza fialetta di cortisone in 2-3 cc di fisiologica sia entrata nella penna di un’intera generazione di pediatri.
E quando di lì a pochi giorni la “tosse da raffreddore” andava via chi poteva mai dire che non fosse stato merito dell’aerosol col cortisone?
Pur in assenza di prove scientifiche il razionale di tale tradizione terapeutica poneva le basi nei possibili benefici derivanti dall’azione antinfiammatoria dei cortisonici oltre che dall’azione umidificatrice del macchinario stesso.
L’aerosol sembrava essere la perfetta evoluzione dei tradizionali “suffumigi” (rimedi naturali per le infiammazioni delle vie respiratorie).
Ma se fino a ieri studi clinici sull’efficacia dell’aerosol non ce n’erano, oggi ci sono eccome. E indovinate che dicono?
Quale Aerosol fare per il Raffreddore? Nessuno! Meglio il Rinowash!
Molto meglio investire il tempo e la pazienza del piccolo facendo la doccia nasale con isotonica e/o ipertonica (meglio noto come “rinowash”).
Negli ultimi 15 anni più di uno studio è andato a verificare se la supposta azione benefica del cortisone in aerosol fosse qualcosa di concreto e misurabile o meno.
Ed i risultati sono stati del tutto inaspettati: l’aerosol non cura in alcun modo il raffreddore né la tosse ad esso legata.
Allorché un bambino sia intasato di muchi nelle alte vie respiratorie sarebbe infatti auspicabile investire il proprio tempo in lavaggio delle fosse nasali (irrigazione nasale, rinowash) seguiti da rimozione meccanica delle secrezioni (aspirazione nasale, soffiata di naso) piuttosto che somministrare cortisone in aerosol.
Si è visto infatti che gruppi di bambini trattati con aerosol e cortisone presentavano infatti intensità e durata dei sintomi (tosse e muchi) del tutto sovrapponibile a gruppi di bambini trattati con sola soluzione fisiologica in aerosol.
Questo vuol dire che la maggior parte degli aerosol prescritti negli ultimi 30 anni sembrerebbero esser stati una perdita di tempo.
E il Bentalan? Aiuta a risolvere la tosse o il raffreddore?
Anche qui vale un discorso simile, ma ho preferito approfondirlo in un altro articolo. Leggi anche: Bentelan, tosse e affanno nei bambini: quando il cortisone serve davvero?
Fonti:
- Int J Immunopathol Pharmacol. 2009 Apr-Jun;22(2):303-10. Aerosol antibiotic therapy in children with chronic upper airway infections: a potential alternative to surgery. Macchi A1, Castelnuovo P.
- http://www.medicoebambino.com/lib/LG_SIP_asma%20acuto.pdf
- http://sip.it/dalla-letteratura/asma-persistente-quale-lopzione-terapeutica-migliore
- Respirology. 2005 Sep;10(4):520-4.Inhaled corticosteroid for persistent cough following upper respiratory tract infection. Pornsuriyasak P1, Charoenpan P, Vongvivat K, Thakkinstian A.
- http://www.epicentro.iss.it/territorio/pdf/ER_prescrizioni-pediatriche.pdf
- http://www.queestapasandoen.com/uploads/videos_files/GINA_Slides_2014.pdf
- Foto di Myriams-Fotos da Pixabay
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