L’igiene e la pulizia del pisellino sono importanti per prevenire bruciori, infezioni e altri comuni disturbi in neonati e bambini.
Pisellino normale: come pulirlo
- Abbassare il prepuzio (“scappellare”) in maniera “gentile” e solamente fin dove scivola agevolmente.
- Mai forzare: quando il prepuzio è arrivato al punto oltre cui non va più giù bisogna fermarsi per evitare di indurre piccole lacerazioni con formazione di aderenze, cicatrici e conseguente fimosi patologica.
- Arrivati al punto di “massima gentil apertura” del pisellino cospargere di sapone la porzione di glande divenuta visibile e richiudere il prepuzio.
- Successivamente riapriamo il prepuzio e sciacquiamo.
Il tutto è semplice e bisognerà insegnarlo al bambino affinchè man mano che cresce impari a scappellarlo gentilmente ogni volta che fa pipì o il bagnetto, ricordandosi poi di incappucciarlo subito dopo averlo asciugato.
Da che età si comincia a pulire il pisellino?
Da sempre, ed anche nel neonato. Il punto è che nel neonato pulirete un pisellino tendenzialmente chiuso nella stragrande maggioranza dei casi.
E va benissimo così!
Quando si fa il bagnetto bisogna provare sin da sempre a tendere gentilmente la cute del prepuzio verso il basso senza mai forzare.
Solo stendere la pelle, senza tentare di aprire, a meno che il prepuzio non venga giù agevolmente in quel particolare bambino.
Una volta stesa la cute del prepuzio si va a lavare la porzione di glande che ne viene alla luce, seppur spesso essa è quasi invisibile all’occhio.
Nella maggior parte dei neonati per la presenza della fimosi fisiologica e di aderenze tra glande e prepuzio (tipiche dell’età), la pelle non si abbasserà per nulla.
Nel lavaggio vi verrà dunque naturale tendere solo delicatamente la pelle senza mai forzare e di conseguenza non riuscirete ad aprirlo.
E, ripeto, va benissimo così!
La parte di glande cui dovete far arrivare acqua e sapone è esattamente quella che avete esposto così facendo, pur se puntiforme e invisibile: l’acqua vi riesce a penetrare così come la pipì riesce ad uscire!
Pisellino chiuso: come pulirlo
La fimosi fisiologica, la più rara fimosi patologica e le più frequenti aderenze balanoprepuziali sono le 3 principali condizioni alla base del pisellino chiuso nei bambini.
Le ho approfondite in quest’altro articolo.
Ma come fare a lavare il pisellino quando esso non si apre per nulla o scende di poco?
Semplice! Se non si apre vuol dire che li sotto c’è poco o nulla da pulire!
Seppur dovesse accumularsi un po’ di smegma (secrezione con funzione protettiva fisiologicamente prodotta all’interno introno al glande) o seppur dovessero formarsi cisti smegmatiche (innocue placchette simil-lenticchia biancastre-giallastre derivanti da accumulo di smegma) non c’è alcun bisogno di accanirsi a pulire in quanto tali secrezioni fuoriusciranno piano piano da sole.
Ci comporteremo dunque esattamente come sopra descritto:
- esercitare una “gentil trazione” sul prepuzio (che magari questa volta verrà giù poco o nulla)
- cospargerne la punta con acqua e sapone e richiuderlo (anche se non si riesce a scoprire tutto!)
- riaprirlo e risciacquare!
Man mano che il bimbo cresce (in particolare dopo i 3 anni e ancor più dopo i 6), diventerà sempre più agevole abbassare il prepuzio… a patto che non ci si metta a fare la famosa e obsoleta “ginnastica del pisellino”.
Tale pratica è infatti ormai sconsigliata poichè va a forzarne l’apertura rischiando di indurre lacerazioni e anelli cicatriziali evolvendo il quadro dalla bonaria fimosi fisiologica largamente presente sotto i 3 anni ad una vera e propria fimosi patologica da valutare chirurgicamente!
Leggi anche – Fimosi o aderenze balanoprepuziali dei bambini? |
Foto di No-longer-here da Pixabay
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